Zafferano di Città della Pieve. Ingrandisci l'immagine e accedi alla galleria delle foto.

Lo Zafferano

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Le prime notizie relative alla produzione ed al commercio dello zafferano nella zona di Città della Pieve risalgono al XIII secolo, ed era legata all'utilizzo dei pigmenti ricavabili dalla pianta, che venivano impiegati nella tintura dei tessuti e filati di cui la cittadina era un grande centro di produzione.

La reintroduzione della coltura si deve all'agronomo Alberto Viganò, che alla fine degli anni '70 impiantò nel territorio pievese alcuni bulbi di zafferano; in seguito a questa esperienza seguirono altre coltivazioni di altri agricoltori, attratti potenzialità della spezia.

Il Consorzio

Nel 2002, con il supporto del Comune e della Comunità Montana Monti del Trasimeno, è stato istituito il consorzio Il Croco di Pietro Perugino Zafferano di Città della Pieve Alberto Viganò, di cui, ad oggi, fanno parte 31 aziende in una zona che si estende dall'alto Orvietano fino al Lago Trasimeno; ne fanno parte i comuni di: Città della Pieve, Monteleone d'Orvieto, Montegabbione, Paciano, Fabro, Parrano, Panicate, Piegaro, San Venanzo, Ficulle ed Allerona, Castiglione del Lago, Magione, Perugia, Marciano e Corciano.

Il Consorzio ha un rigoroso Disciplinare di Produzione, e segue le aziende nelle varie fasi di produzione e confezionamento della spezia, in modo da garantire ai consumatori la tracciabilità del prodotto.

La coltivazione

Il ciclo produttivo dello zafferano inizia nel mese di Agosto, in questo periodo vengono piantati i bulbi sui terreni precedentemente preparati; dagli appezzamenti della precedente stagione vengono raccolti e controllati i bulbi, mantenendo quelli in buono stato e di dimensioni superiori a 2 - 2,5 cm, utilizzabili per la piantagione.

I bulbi vengono piantati in solchi, distanti fra loro 25/30 cm, di una profondità circa 15 cm, a circa 1 cm, e ricoprendo i bulbi con la terra.

La fioritura, influenzata dall'andamento della stagione, avviene circa dopo 50/60 giorni dal momento della piantagione, e prosegue per circa 4 settimane.

I fiori devono essere raccolti, in modo manuale, al mattino, per evitare che i raggi del sole ne stimolino l'apertura correndo il rischio che vengano alterati i principi attivi presenti negli stimmi.

Nello stesso giorno in cui vengono raccolti i fiori, evitando che i fiori appassiscano, si deve procedere, sempre in modo manuale, alla separazione degli stimmi e subito dopo all'essiccazione ad una temperature di 40°/45° per circa 15 minuti. Il prodotto finito deve essere conservato al riparo dall'umidità e dalla luce.

Dopo la fioritura le piante continuano il loro ciclo vegetativo, e dal bulbo madre si differenziano i bulbilli che raggiungeranno le dimensioni di bulbo nel periodo fra il mese di Maggio ed il mese di Giugno, pronti per essere raccolti e piantati nuovamente.

Alcune idee per degustarlo

PASTA E FAGIOLI ALLO ZAFFERANO

Ingredienti 2 pizzichi di zafferano: Olio extravergine d'oliva q.b.; Cipolla Bianca; Sedano; 2 pugni/porzione di fagioli borlotti; sale e pepe q.b.; Pasta corta (2 pugni/porzione); Conserva di pomodoro Preparazione Lasciare in fusione 1 pizzico di zafferano in un bicchiere d'acqua calda per circa 2 ore. Far soffriggere in Olio extravergine d'oliva della cipolla bianca tagliata a fettine sottili insieme a sedano tritato. Far lessare i fagioli borlotti nel frattempo e aggiungerli alla minestra. Dopo aver sbollentato i fagioli nel soffritto aggiungere della conserva. Insaporire con sale e pepe. Unire acqua calda a sufficienza per la minestra secondo le porzioni desiderate. Far bollire per 1 h circa. Unire alla minestra della pasta corta e portarla a cottura e per finire guarnire con pistilli di zafferano.

PASTA RICOTTA E ZAFFERANO

Ingredienti per la Pasta ricotta e zafferano (dosi per 4 persone): -400 gr di pasta rigata -250 gr di ricotta fresca di tipo vaccino -1 bustina di zafferano -una tazzina da caffè piena di latte -sale -pepe Preparazione: 1. In una padella antiaderente mettete la ricotta e il latte e fate riscaldare a fuoco basso cercando di non fare asciugare troppo la salsa, né di farla bollire. 2. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata per i minuti previsti dalla confezione. 3. Unite lo zafferano alla salsa di ricotta, condite la pasta aggiungendo un pizzico di pepe nero e servite.

SCALOPPINE ALLO ZAFFERANO

Quantità per 4 persone8 scaloppine di vitello, 2 limoni, zafferano, farina, burro, sale e pepe.

Mescolare la farina con una bustina di zafferano e passarci le scaloppine, mettere una noce di burro in una padella, passare le scaloppine da ambo le parti e poi unire il succo dei limoni e la scorza grattugiata, insaporire per qualche minuto, aggiungere sale e pepe e servire.